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Alla scoperta di Akragas, “la più bella città dei mortali”. In viaggio tra storia e archeologia.

Giovedì 12 dicembre 2024, gli studenti della classe II B, impegnati nelle attività del PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), e quelli della curvatura archeologica del Liceo Classico e Musicale “Empedocle” hanno vissuto una mattinata di immersione nella storia e nell’archeologia di Agrigento. Sotto la guida di esperti archeologi hanno visitato il quartiere ellenistico-romano e il teatro greco, approfondendo le radici della città che Pindaro definì la più bella tra le città dei mortali. La giornata è iniziata con una visita al quartiere ellenistico-romano, un’area di grande valore storico e urbanistico, caratterizzata dalla tipica organizzazione della città greca e poi romana. Qui gli studenti hanno potuto esplorare un reticolo viario composto da quattro cardi (strade secondarie), in direzione nord-sud, di circa 5 metri di larghezza, che si incrociano ortogonalmente con tre decumani (strade principali), in direzione est-ovest, di circa 7 metri. Le abitazioni rispecchiano diverse influenze culturali e stili architettonici: alcune sono a peristilio, secondo la tradizione ellenistica, mentre altre presentano l’atrio con impluvio, tipico delle case italiche. In entrambe le tipologie, gli edifici sono realizzati in blocchi di arenaria, seguendo l’uso greco, e non in conglomerati o laterizi, come ci si aspetterebbe in un quartiere romano. Di particolare interesse sono le decorazioni interne: molte abitazioni conservano tracce di stucchi e dipinti parietali, oltre a pavimenti musivi di grande pregio. La seconda tappa della visita è stata dedicata al teatro greco, una delle scoperte più straordinarie degli ultimi anni nel Parco Archeologico di Agrigento. Rimasto nascosto per secoli, il teatro è stato riportato alla luce nel settembre 2016 durante una campagna di scavi. Gli archeologi hanno svelato una struttura semicircolare risalente alla seconda metà del III secolo a.C., con un diametro di circa 95 metri, che richiama per stile architettonico il celebre teatro di Segesta. Il teatro rappresentava un centro fondamentale per la vita pubblica e culturale di Akragas, ospitando non solo spettacoli teatrali, ma anche assemblee civiche e cerimonie religiose. Oltre al valore storico e culturale, la giornata ha avuto un’importante dimensione formativa. Grazie alla guida degli archeologi, gli studenti hanno scoperto il duro lavoro che si cela dietro il recupero, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali, avvicinandosi a professioni legate al mondo dell’archeologia e della tutela del patrimonio storico.

Riccardo Formica, II B
Flavio Tumminello, II B