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Il Teatro che Sfida il Silenzio. “Il Mostro”, uno spettacolo contro la Violenza di Genere

Un palcoscenico illuminato, undici donne e una missione: raccontare storie di femminicidio per scuotere le coscienze. Questa è la forza de Il Mostro, un’opera inscenata il 23 novembre presso il laboratorio TeatrAnima di Agrigento, nato dalla passione e dal coraggio di Salvatore Di Salvo, regista ed interprete impegnato nel denunciare la violenza di genere attraverso il teatro.

Quest’ultimo, ai microfoni della Redazione del Liceo Classico e Musicale Empedocle, ha sottolineato come il teatro sia un mezzo insostituibile per sensibilizzare il pubblico su temi così delicati. A differenza di una notizia letta o vista in TV, il teatro porta il pubblico faccia a faccia con la realtà: “È carne viva sul palco,” ha dichiarato, spiegando come la presenza fisica degli attori permetta di vivere il dramma in modo più diretto e coinvolgente.

Lo spettacolo trae ispirazione dal libro Ferite a morte di Serena Dandini, una raccolta di testimonianze che raccontano storie di donne di ogni provenienza e cultura. La forza del testo risiede nella sua semplicità e autenticità, che permette al pubblico di immedesimarsi profondamente. “Non è uno spettacolo contro l’uomo,” chiarisce il regista, “ma un invito a riflettere sull’assenza di un’educazione sentimentale, che porta gli uomini a non saper affrontare rifiuti o abbandoni.”

Di Salvo ha raccontato come il processo creativo si sia intrecciato con l’esperienza personale delle attrici, molte delle quali debuttanti. Questo ha aggiunto uno strato di autenticità allo spettacolo, rendendolo ancora più potente. Le emozioni non sono edulcorate, ma bilanciate tra dramma e ironia, proprio come nella vita reale. “A volte si ride ai funerali e si piange ai matrimoni,” ha commentato, sottolineando l’importanza di alternare momenti di leggerezza e di profondità per mantenere il pubblico coinvolto.

Musica e luci sono elementi centrali dello spettacolo, utilizzati per intensificare le emozioni e lasciare spazio all’immaginazione. Le scene non sono costruite per strappare applausi, ma per creare una riflessione profonda. “È come una giostra,” spiega il regista, “che una volta partita non si ferma fino alla fine.”

Dal debutto nel 2018, Il Mostro ha ricevuto riconoscimenti importanti, tra cui un premio regionale come miglior spettacolo. Tuttavia, il sogno di Di Salvo è portarlo al Teatro Pirandello, simbolo di una consacrazione artistica e di un impegno sociale ancora più ampio.

Il teatro si conferma quindi un potente strumento per dare voce a chi non può più parlare, invitando il pubblico a riflettere e, soprattutto, a cambiare. Come dice lo stesso Di Salvo: “Finché il teatro esisterà, ci sarà sempre speranza di educare attraverso le emozioni.”

Umberto Davico II B
Martina Pontei II B